Nel nostro immaginario collettivo la Siria e lo Yemen sono principalmente associati alla guerra, alla distruzione e alla fuga. Se da un lato il conflitto siriano occupa i quotidiani da ormai sei anni, dall’altro le notizie concernenti lo Yemen, in guerra da due anni, sono sporadiche. In entrambi i casi però i giornalisti riportano costellazioni geopolitiche complesse, raccontano la crudeltà della guerra e le conseguenze catastrofiche sotto le quali le popolazioni civili soffrono.
Senza dimenticare la situazione terribile che grava su questi due paesi, l’esposizione vuole offrire uno sguardo alternativo, personale e narrativo sulla popolazione siriana e yemenita.
Cosa vogliono raccontarci i Siriani e gli Yemeniti? Quali sono le loro storie? Che posizioni assumono di fronte alla violenza e alla crisi umanitaria che colpisce i loro paesi di origine? Che cosa vogliono mostrarci?
In questa esposizione collettiva è grazie alle opere di quattro artisti di origine siriana e yemenita che possiamo cercare una risposta a queste domande: avvicinandoci alla loro prospettiva individuale sulla vita, sul mondo, sulla società, sulle guerre e sulla natura umana. L’esposizione propone così di guardare “con altri occhi”. Il nuovo sguardo è stabilito attraverso l’arte, permettendo di scoprire storie personali e profondamente umane in grado di superare le differenze culturali e contestuali. Nella loro arte i quattro artisti coprono insieme un ampio ventaglio di temi, tecniche e stili artistici; ci prestano così i loro occhi per offrirci altre visioni.
Con altri occhi vuole inoltre essere uno spazio d’incontro, d’integrazione, di scambio interculturale e intergenerazionale aperto gratuitamente ad un pubblico ampio e variegato. Riproporre la mostra in Ticino permette di proseguire un percorso iniziato ad aprile 2017 con la mostra a Friburgo dal nome di Un autre regard.